La bufala dei buoni acquisto di Zara via WhatsApp


Se si accede al sito, uno short link, si è invitati a rispondere a un breve quiz: sei cliente? Con che frequenza acquisti? A che distanza abiti dal negozio? Immancabilmente si finisce nel gruppetto dei super fortunati vincitori.

Per ottenere il sospirato tesoretto da spendere bisogna condividere il test con 3 gruppi o con 10 contatti della propria rubrica. L’effetto moltiplicatore della bufala e il numero degli utenti coinvolti rischiano di essere da capogiro.

Non mancano i commenti soddisfatti di finti utenti che assicurano di avere ricevuto via mail il buono e di averlo speso in negozio senza difficoltà.

I gruppi non vengono riconosciuti come tali, bisogna inserire 10 utenti per arrivare al fondo, mentre il tempo passa. L’ultimo passaggio porta alla pagina di un sito di gossip. E qui il rischio di essere iscritti a un servizio a pagamento semplicemente per avere visitato la pagina è altissimo. Meglio tenere d’occhio il proprio traffico.
E alla fine, oltre al possibile danno, anche la beffa! Il tempo è scaduto e i buoni finiti. Peccato, ci avevamo creduto. Ma attenzione, ci sono altri sondaggi cui partecipare…
Anche il Sito Facebook della Polizia di Stato, Una vita da Social, mette in guardia.
Occorre sempre fare attenzione a questo tipo di messaggi, soprattutto per il rischio di furto di dati personali e l’iscrizione, ovviamente a pagamento, di qualche abbonamento telefonico.